Susumaniello Rohesia - Cantele
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- Cantele
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Esaurito
Imposte incluse.
ANNATA: 2018
VITIGNI: Susumaniello
ALCOL: 13%
FORMATO: 0.75ml
ZONA DI PRODUZIONE Campi Salentina (Le).
ALLEVAMENTO Controspalliera cordone speronato.
EPOCA DI VENDEMMIA Metà settembre.
MACERAZIONE Per 6-8 giorni.
FERMENTAZIONE In acciaio a 22-24°C.
AFFINAMENTO In serbatoio d’acciaio.
La Cantina
L'azienda porta il nome di Giovanni Battista Cantele.
Alla fine della grande guerra si era avvicinato al mercato del vino sfuso, un mondo che cominciava in Puglia, dove si spingeva per selezionare le uve da portare via, verso nord, a casa sua.
E proprio mentre dal Salento partivano i migranti per sbarcare il lunario nelle grandi città industriali, Giovanni Battista Cantele e sua moglie, Teresa Manara arrivarono per restare.
Oggi sono i nipoti a portare avanti l'azienda.
I vigneti di proprietà della famiglia e quelli in conduzione, sono coltivati secondo i principi dell’agricoltura integrata volontaria, con costante monitoraggio dei parametri delle condizioni ambientali e del terreno.
Dal 2004 collaborano con ISPA-CNR e con la Facoltà di Agraria dell’Università di Bari, nell’ambito di progetti di ricerca sulla riduzione del rischio da micotossine, sull’isolamento e riproduzione di ceppi di lievito autoctono da uve Negroamaro.
Il Vino:
Prodotto a partire da uve coltivate nella zona di Campi Salentina (Lecce) con il sistema di allevamento a controspalliera cordone speronato con circa 4.500 ceppi per ha.
VITIGNI: Susumaniello
ALCOL: 13%
FORMATO: 0.75ml
ZONA DI PRODUZIONE Campi Salentina (Le).
ALLEVAMENTO Controspalliera cordone speronato.
EPOCA DI VENDEMMIA Metà settembre.
MACERAZIONE Per 6-8 giorni.
FERMENTAZIONE In acciaio a 22-24°C.
AFFINAMENTO In serbatoio d’acciaio.
La Cantina
L'azienda porta il nome di Giovanni Battista Cantele.
Alla fine della grande guerra si era avvicinato al mercato del vino sfuso, un mondo che cominciava in Puglia, dove si spingeva per selezionare le uve da portare via, verso nord, a casa sua.
E proprio mentre dal Salento partivano i migranti per sbarcare il lunario nelle grandi città industriali, Giovanni Battista Cantele e sua moglie, Teresa Manara arrivarono per restare.
Oggi sono i nipoti a portare avanti l'azienda.
I vigneti di proprietà della famiglia e quelli in conduzione, sono coltivati secondo i principi dell’agricoltura integrata volontaria, con costante monitoraggio dei parametri delle condizioni ambientali e del terreno.
Dal 2004 collaborano con ISPA-CNR e con la Facoltà di Agraria dell’Università di Bari, nell’ambito di progetti di ricerca sulla riduzione del rischio da micotossine, sull’isolamento e riproduzione di ceppi di lievito autoctono da uve Negroamaro.
Il Vino:
Prodotto a partire da uve coltivate nella zona di Campi Salentina (Lecce) con il sistema di allevamento a controspalliera cordone speronato con circa 4.500 ceppi per ha.
Dopo la diraspatura e la pigiatura, il mosto rimane in macerazione con le bucce per 6-8 giorni.
La temperatura di fermentazione viene mantenuta entro i 22-24°C.
L'affinamento avviene in serbatoio d’acciaio fino all’imbottigliamento.
Rosso rubino intenso, con tenui riflessi violacei.
Al naso frutti rossi, ribes, amarena, nel finale lievi sentori di pietra focaia.
Tannini morbidi, grande morbidezza, buona freschezza.
Grande equilibrio e piacevole beva.
La temperatura di fermentazione viene mantenuta entro i 22-24°C.
L'affinamento avviene in serbatoio d’acciaio fino all’imbottigliamento.
Rosso rubino intenso, con tenui riflessi violacei.
Al naso frutti rossi, ribes, amarena, nel finale lievi sentori di pietra focaia.
Tannini morbidi, grande morbidezza, buona freschezza.
Grande equilibrio e piacevole beva.
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